sabato 7 novembre 2015

Desiderio di Silenzio

Incontrare e parlare con un’eremita è un desiderio che si andava nutrendo in me già da qualche anno. L’occasione è arrivata attraverso un’amica e sorella (come le migliori cose arrivano sempre attraverso una relazione) che mi ha proposto di andare a incontrare Antonella Lumini, un’eremita urbana che vive al centro di Firenze. La decisione interiore per il sì è arrivata nel momento stesso in cui me lo ha proposto.

Siamo andate il 31 ottobre a questo incontro una decina di donne provenienti da tre regioni italiane diverse: questo già in sé è stato un miracolo. Da tempo dicevamo che valeva la pena incontrarci perché stavamo percorrendo a distanza percorsi molto simili di ricerca spirituale. Veramente è stata una giornata incredibilmente arricchente, in cui ascoltando le altre donne mi si aprivano spiragli mentali e interiori di quanto può essere ampia e immensa la ricerca e le possibilità che noi donne sappiamo intraprendere, osando anche percorsi inediti. D’altronde nella storia più volte è stato così!

In comune sentiamo questa sete di spiritualità profonda che, talvolta, è difficile trovare in cammini già stabiliti e tracciati, e quindi si cerca di segnarne di nuovi, con altre donne. Un’altra cosa che aleggiava nell’aria era un interesse sincero verso le altre donne, tutte le donne: vicine e lontane; come a sentire che la battaglia per la libertà di una donna è la battaglia di noi tutte. Come se ci sentissimo tutte abitate da un archetipo che ci spinge oltre la nostra storia e la nostra realtà geografica e sociale di donne italiane.

Nel pomeriggio Antonella ci ha accolte con grande calore in casa sua: una casa focolare al centro di Firenze ma silenziosa, per favorire quel desiderio di silenzio e relazione che abita Antonella ormai da tanti anni.

Antonella Lumini è una donna di sessant’anni minuta, molto semplice, umile, con un’energia e una assertività che proviene da un silenzio vissuto come ascolto, come fonte di sapienza che ci abita ma, spesso, è sopraffatta dai rumori.

Quella di Antonella è, ai miei occhi, una vita normale: lavora part time, fa incontri in parrocchia, legge, incontra e accompagna persone. È una “regola di vita” anche alla mia portata. Ho avuto la conferma che anche io nella mia quotidianità posso dare credito a questo anelito di silenzio e spiritualità che sento. È un silenzio sapiente perché mi aiuta a conoscere il mio vero Sé e mi permette di vivere meglio, con maggiore benessere e godimento, con me stessa ma anche con gli altri, con il creato, con la storia.

E’ poco facile tradurre in parole lo scambio avvenuto tra noi. Rischierei di essere lunga e pedante. Con il Circolo DonneMujeresWomen stiamo pensando di scrivere qualcosa sul silenzio, come atto generativo per la nostra epoca; e quindi la conversazione avuta con lei sarà richiamata senz’altro.


Buon silenzio a tutte…

1 commento:

  1. Cara Patrizia, ho intervistato con grande gioia Antonella Lumini per Avvenire, un po' di tempo fa. Purtroppo a distanza
    http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/eremita-nel-caos-della-citta.aspx

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