Viviamo un tempo complesso, non complicato. La complessità richiede delle competenze per saperla leggere, interpretare e pianificare strategie per raggiungere gli obiettivi individuati. La facilitazione è un’esperienza che abbiamo importato in Italia dal mondo anglosassone e nord americano, dove ha una storia di più antica datazione.
Nel mondo ecclesiale mediterraneo è solo da pochi anni che si riconosce il bisogno di una figura professionale esterna che accompagni i processi decisionali e di cambiamento nelle congregazioni religiose e nelle organizzazioni ecclesiali. Il ruolo della facilitatrice e facilitatore è quello di aiutare il gruppo a raggiungere i propri obiettivi favorendo la partecipazione e il coinvolgimento dei membri, curando le relazioni, le dinamiche e la dimensione affettiva.
Credo essenziale per
il cammino sinodale formare persone capaci di prendersi cura dei processi, di
accompagnare cammini e nutrire una visione spirituale della sinodalità.
Nessun commento:
Posta un commento