I cambiamenti “nodali” e importanti della nostra vita
interiore, spesso, sono il frutto di un incontro “fortuito”: mi capita che, le
cose più belle e significative per me, arrivano quando non le cerco con ansia.
Così è successo con la Cromopuntura. Mi sono rivolta a un centro per cercare
una cosa e ne ho trovato un’altra: ciò di cui, con il senno di poi, avevo
realmente bisogno.
giovedì 23 aprile 2015
martedì 14 aprile 2015
Siamo creature di un Dio comunicativo
“Allora
comincio a scrivere, solo per comunicare e trovare altre persone che facciano
lo stesso e scrivendo o no, intravedano ciò che vogliono dalla loro vita, dalal
realtà in generale; sappiano descrivere davvero ciò che amano di più e ciò che,
pur non amandolo, lo considerano, rispettano e se ne prendono cura.”
(Antonietta
Potente, op Umano più umano, Le Piagge)
Siamo figlie e figli di un Dio creativo e innamorato
dell'umanità, un esperto di comunicazione, diremmo oggi. L’incarnazione è
l’esempio più alto di comunicazione, come desiderio di relazione, di incontro,
di prossimità. Il Vangelo, una scuola di Comunicazione 2.0: frasi spot,
parabole e simbologie, immagini evocative, silenzi e l’impiego attento del
corpo, la cura dei dettagli.
Per noi cristiani, quindi, usare le nuove tecnologie della
comunicazione e dell’informazione, dovrebbe essere naturale, parte integrante
della nostra evangelizzazione. Entrare in sintonia con la comunicazione di
Gesù, ci consente di imparare ad abitare il silenzio, come luogo sacro di
comunicazione profonda. Fare del silenzio abitato e consapevole il criterio
ermeneutico dell’evangelizzazione 2.0; ecco il nostro specifico: bucare il
rumore con il silenzio che è ascolto attento.
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