Buona domenica. Ho aspettato a dire la mia parola su Querida Amazonia. In particolare sugli articoli 99-103 su La forza e il dono delle donne. Leggendoli sentivo un disagio a cui non sapevo dare un nome. Non avrei voluto degli articoli dedicati a noi, perché la sento come una trappola. Ci dicono cose belle di noi con la speranza che nulla cambi.
Non abbiamo bisogno che ci venga detto che valiamo: noi lo sappiamo perché lo sentiamo profondamente, come sentiamo di essere amate e scelte da Gesù.
Così ho pensato che non esiste una questione Donne nella Chiesa, esiste una questione maschile nella Chiesa. Un maschile che ha paura della sessualità, dell’imprevedibile, del corpo, delle emozioni. Nella storia le donne sono spesso state dipinte da uomini proprio così: tentatrici di purezza, emotive (fragili o isteriche), fisiche perché diamo la vita. E quindi è necessario sollevare una questione maschile nella nostra Chiesa: invitando gli uomini a parlare di loro, a porre a tema le loro paure; invitando le donne a parlare delle loro e ascoltarsi reciprocamente.
Un’uguaglianza che nasce dal comune sacerdozio battesimale…
Nessun commento:
Posta un commento