giovedì 4 giugno 2015

Un'esperienza di formazione e agggiornamento sulla Vita Consacrata: STUDIUM




E’ terminato da pochi giorni il secondo anno del Corso STUDIUM e sento il desiderio di “tirare le somme” di questo cammino fatto come laica, con tante consacrate e consacrati. Una valutazione è una parola un po' grossa, ma è ciò che faccio al termine di un cammino: cosa mi rimane dentro di questa esperienza?


            Ho imparato tante cose, ma più che un'esperienza intellettuale, mi rimane dentro un'eco bella, umana e spirituale, della pluralità e ricchezza dei carismi e della gioia di condividerli. Ho conosciuto di più la Vita consacrata, tra codice e magistero: una scelta che ha senso perché dice, anche a noi laiche e laici, di qualcosa che non cambia, che è quella divinità che ci abita, di cui non siamo sempre consapevoli e grati.

            Quante risonanze dentro di me quando sentivo parlare i professori e le professoresse al corso! Eppure, mi dicevo, io non sono una consacrata! Ma tante cose parlano dell'umano che ci abita e quindi ci appartengono a tutte e a tutti. Alcune lezioni mi lasciavano silente per la loro profondità, continuavo a riflettere sui loro echi per tutta la settimana seguente.

Questi due anni mi hanno accompagnata a scoprire una mia forma particolare di “consacrazione”; mi sono domandata: quali elementi della vita consacrata e dei consigli evangelici potevano portare qualcosa di bello alla mia vita di laica? Ho iniziato a inserire piccoli dettagli che, oggi, posso dire che nutrono di spiritualità la mia vita.

Lavoro da diversi anni con gli Istituti di Vita Consacrata e ho assorbito una desiderio di bello e di armonia, di vita regolare ritmata tra contemplazione e missione che, ormai, mi appartiene. Lavorare in questo ambito è una grazia, perché seppur nell'umiltà di un lavoro semplice, senti che stai contribuendo a qualcosa di più grande che non è la somma dei compiti portati a termine. Collaborare fianco a fianco con le religiose, nel mio caso, è un nutrirsi di una tensione spirituale che da spessore a ciò che faccio.

            Credo sia stato un bel contributo anche ciò che ho potuto offrire io nel dialogo con le religiose e religiosi presenti: molti si stupivano della mia presenza e mi facevano domande. Questo apre nuovi cammini di collaborazione.

            Il contatto con tanti ufficiali del Dicastero, ha demolito i pregiudizi che avevo sulla burocrazia e la formalità di un Dicastero come il vostro: ho scoperto che ci lavorano persone normali e appassionate, che desiderano veramente camminare insieme ai tanti consacrati e consacrate del mondo, consapevoli dei cambiamenti in atto e delle nuove esigenze che maturano, soprattutto tra le nuove generazioni.

            Vivere il secondo anno di corso nel mezzo dell'Anno dedicato alla Vita consacrata è stato ancor più interessante, perché abbiamo vissuto in diretta l'entusiasmo e l'ansia per le celebrazioni, e approfittato di incontri speciali.

Ricordo ancora il primo giorno di due anni fa quando Suor Nicla Spezzati e il Cardinal Prefetto João Braz de Aviz, dandoci il benvenuto, ci dissero: “Qui siete una famiglia, una comunità, alimentate il vostro essere comunità, non solo per imparare ma per essere.”
Mi sono sentita che stavo al posto giusto al momento giusto, anche se indossavo un paio di jeans un po' strappati in mezzo a tanti abiti puliti e perfetti!

Patrizia Morgante

Informazioni sul Corso STUDIUM:
www.congregazionevitaconsacrata.va/content/vitaconsacrata/it/pubblicazioni/studium.html

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