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sabato 11 luglio 2020

Donna Economia: recensione del libro di Alessandra Smerilli

Cosa ha perso l’economia senza uno sguardo delle donne e sulle donne?

  • La società nei secoli ha spesso osteggiato, se non impedito, lo studio dell’economia alle donne
  • La visione nelle teorie economiche è spesso declinata al maschile, sviluppata da uomini per una società in cui il 50% sono donne
  • L’accesso al mercato per le donne è più difficile proprio per il loro genere di appartenenza; e quando sono inserite nel mercato lo sono a condizioni svantaggiose rispetto agli uomini
  • Il lavoro svolto dalla donne proprio nell’ambito della cura non è conteggiato nel PIL1, non è misurato, quindi non riconosciuto
  • Gli indicatori con i quali misuriamo l’economia sono indicatori pensati al maschile e non considerano la prospettiva e l’orizzonte valoriale delle donne e i loro bisogni
Leggi la recensione sulla Rivista digitale Terra e Missione

martedì 7 luglio 2020

Brasile: un genocidio! Così definisce Frei Betto ciò che sta accadendo in Brasile per il Covid-19


«Il dolore si cura con un rimedio, la sofferenza si cura con la spiritualità. Sto vivendo questo momento con molta tranquillità qui a San Paolo, dedicandomi a ciò che amo fare di più: meditare, leggere, scrivere e fare esercizio fisico. Sono in quarantena dal 17 marzo. Per chi ha vissuto quattro anni in prigione1 ciò che vivo oggi è un lusso».

Leggi l'intervista

domenica 13 gennaio 2019

2019 #gentilezza #docilità #assertivita

#2019 #gentilezza #docilità #assertivita

Qualche giorno fa mi domandavo: cosa posso fare per il mio paese? Sono stanca di non parlare, di non contribuire limitandomi a osservare impassibile una morte lenta.
Ho pensato di candidarmi alle elezioni? Ho pensato di aprire un canale youtube? Non ho ancora deciso...

Mi preoccupa questa narrazione che oggi occupa tutta la nostra comunicazione; una narrazione piena di paure, di aggressività, di pancia (nel senso di non filtrato). 

Questi hashtag mi fanno compagnia #gentilezza #docilità #assertivita, li sento come un programma per me per questo nuovo anno che si apre. Spesso la gentilezza e la docilità sono interpretate come debolezza, come piegarsi senza combattere. Io le ho messe vicine all'assertività, alla capacità di essere in contatto consapevole con noi e a occupare il nostro posto nel mondo.

domenica 16 settembre 2018

Addio secolo dei diritti umani

Ascoltando le difficoltà e le frustrazioni di alcuni miei familiari circa la loro realtà lavorativa, mi domando: 'come siamo potuti passare dai secoli delle lotte e delle conquiste dei diritti umani al tempo della precarietà e vulnerabilità'?

Cosa è andato storto? Dove, cittadini e istituzioni, abbiamo sbagliato? Oggi parlare di Diritti del lavoratore sembra una bestemmia: come se garantire uno stipendio degno e che consenta di fare un 'progetto' a lungo termine, sia un ostacolo al buon nome di un'azienda.

lunedì 5 dicembre 2016

Ho fatto un sogno

Stanotte ho fatto un sogno… ho sognato che le italiane e gli italiani avevano alzato la testa e con una botta di dignità avevano deciso che volevano vivere diversamente. Ho sognato che gridavano che erano stanchi di una politica che dal dopoguerra ha annichilito la voglia di crescere ed espandersi, non solo economicamente, di questo paese. Ho sognato che ci alzavamo la mattina con la voglia di andare a lavorare perché ci sentivamo trattati come persone, e il lavoro, pur amandolo, ci lasciava il tempo per dedicarci anche ad altro, a nutrire i nostri hobbies e a vivere l’amore. 

martedì 3 febbraio 2015

E' missione condivisa...

Ieri era la Giornata mondiale della Vita consacrata. Come sapete, io da diversi anni ormai, ho l'onore di lavorare con loro. Non si tratta solo di lavoro remunerato, ma anche di impegno nel sociale e nella "missione". La chiamerei una missione condivisa. Mi sento molto grata di questo dono, ogni giorno. Da loro imparo che esiste sempre un oltre, a parte ciò che si vede; che la grazia e la cura delle relazioni è qualcosa che solo può nascere dal profondo; che la consacrazione è autentica nella misura in cui odora di umanità e incarnazione. Il primo amore (quello domenicano) non si dimentica mai; ma oggi mi è dato di vivere un'altra realtà, quella teresiana di Enrique de Osso nella Compañía de Santa Teresa de Jesús STJ e ne sono contenta. Grazie fratelli e sorelle...