giovedì 23 aprile 2015

Siamo energia che fluisce



I cambiamenti “nodali” e importanti della nostra vita interiore, spesso, sono il frutto di un incontro “fortuito”: mi capita che, le cose più belle e significative per me, arrivano quando non le cerco con ansia. Così è successo con la Cromopuntura. Mi sono rivolta a un centro per cercare una cosa e ne ho trovato un’altra: ciò di cui, con il senno di poi, avevo realmente bisogno.

martedì 14 aprile 2015

Siamo creature di un Dio comunicativo



“Allora comincio a scrivere, solo per comunicare e trovare altre persone che facciano lo stesso e scrivendo o no, intravedano ciò che vogliono dalla loro vita, dalal realtà in generale; sappiano descrivere davvero ciò che amano di più e ciò che, pur non amandolo, lo considerano, rispettano e se ne prendono cura.”
(Antonietta Potente, op Umano più umano, Le Piagge)

Siamo figlie e figli di un Dio creativo e innamorato dell'umanità, un esperto di comunicazione, diremmo oggi. L’incarnazione è l’esempio più alto di comunicazione, come desiderio di relazione, di incontro, di prossimità. Il Vangelo, una scuola di Comunicazione 2.0: frasi spot, parabole e simbologie, immagini evocative, silenzi e l’impiego attento del corpo, la cura dei dettagli.
Per noi cristiani, quindi, usare le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, dovrebbe essere naturale, parte integrante della nostra evangelizzazione. Entrare in sintonia con la comunicazione di Gesù, ci consente di imparare ad abitare il silenzio, come luogo sacro di comunicazione profonda. Fare del silenzio abitato e consapevole il criterio ermeneutico dell’evangelizzazione 2.0; ecco il nostro specifico: bucare il rumore con il silenzio che è ascolto attento.

martedì 24 marzo 2015

Vita è comunicazione: donne consacrate 2.0


Intervista a Suor Pina Riccieri, suora paolina, formatrice e autrice di testi sulla formazione e comunicazione digitale


 “La Rete è uno spazio di libertà e di responsabilità: è necessario formare ai media attraverso i media per favorire la crescita delle persone attraverso modalità collaborative e cooperative...”

Il mondo digitale è ormai una realtà consolidata. È un nuovo spazio da abitare, di cui è necessario apprendere il linguaggio e le regole per socializzare. È digitale, non virtuale, ci ricorda suor Pina Riccieri più volte. È una realtà tremendamente concreta per molti e molte e che incide sulla nostra vita off line.
Questo vale anche per la vita religiosa: donne e uomini, presenti nel web per incontrare le persone e evangelizzare; sollecitati dal Papa e dai media vaticani, ad abitare con consapevolezza il nuovo spazio digitale. I sentimenti dei consacrati e delle consacrate verso il web 2.0 oscillano dal rifiuto e paura (perché, di fatto, non si conosce e quindi l'atteggiamento è pregiudiziale) a una presenza significativa, quasi a giungere a forme di dipendenza che incidono sulla vita della persona e della comunità alla quale appartengono.

sabato 21 marzo 2015

La politica che non capisco

Buongiorno... Un professore durante un esame mi disse: "lei deve continuare gli studi di politica è predisposta", non gli ho dato retta e oggi non capisco nulla. Lupi si dimette perché ha raccomandato il figlio (invitiamo anche altri e altre ad autodenunciarsi?), con le parole di Alfano che dice che è un vero uomo di stato (se fosse stato un vero uomo di stato non avrebbe raccomandato il figlio), e per premio lo fanno capogruppo dei popolari. Ma allora perché si dimette? E' l'ennesima prova di ipocrisia italiana? Se Lupi non è "degno" di stare al governo, non lo è neanche di stare in parlamento? Tra qualche giorno avremo dimenticato tutto e Lupi assumerà un altro incarico... Bella Italia! Continuo a bere il mio caffè pensando che avrei dovuto seguire il consiglio del prof!

martedì 10 marzo 2015

Apertura al nuovo

Domenica parlavo con un'amica di come educare i cani oggi. Ascoltandola mi sono resa conto che ciò che avevo appreso su questo tema anni fa, era completamente superato dalla nuova scuola di addestramento cani. Ho provato una sensazione strana: è difficile stare dietro alle nuove teorie su tutto ciò che facciamo e che ci interessa. Ho imparato che non posso rimanere ancorata a ciò che so, ma aprirmi al possibile che può emergere dalla ricerca incessante dell'intelligenza umana. Non posso sentirmi minacciata da questo, ma incuriosita e stimolata a contribuire a questo cammino del nuovo... E' vero anche che ci sono cose "antiche, datate" che ancora profumano di attualità e novità. Perché accade questo? E' ciò che mi spinge a partecipare al nostra gruppetto di Filosofia del Circolo Donne Mujeres Women​ con Ilaria​ e Giovanna​...

giovedì 19 febbraio 2015

La spiritualità della bellezza


“La vita si muove per una passione, non per dei doveri o per delle imposizioni,e la passione si accende per una bellezza.” Giovanni Vannucci

La bellezza e' il fil rouge delle attività che il Circolo DonneMujeresWomen ha scelto per quest'anno. Bombardate da tutte le parti dal tema della crisi, abbiamo sentito il bisogno di educare i nostri occhi e il nostro sguardo a scorgere la bellezza che ci circonda, nonostante sembri ci sia un disegno per dissimularla, mascherarla, sedarla.
L'articolo è stato pubblicato su Comune-info

martedì 3 febbraio 2015

E' missione condivisa...

Ieri era la Giornata mondiale della Vita consacrata. Come sapete, io da diversi anni ormai, ho l'onore di lavorare con loro. Non si tratta solo di lavoro remunerato, ma anche di impegno nel sociale e nella "missione". La chiamerei una missione condivisa. Mi sento molto grata di questo dono, ogni giorno. Da loro imparo che esiste sempre un oltre, a parte ciò che si vede; che la grazia e la cura delle relazioni è qualcosa che solo può nascere dal profondo; che la consacrazione è autentica nella misura in cui odora di umanità e incarnazione. Il primo amore (quello domenicano) non si dimentica mai; ma oggi mi è dato di vivere un'altra realtà, quella teresiana di Enrique de Osso nella Compañía de Santa Teresa de Jesús STJ e ne sono contenta. Grazie fratelli e sorelle...

lunedì 2 febbraio 2015

Prendiamo la parola in prima persona



“Cominciavo a vedere che la penna e le parole che ne escono possono essere molto più potenti delle mitragliatrici, dei carri armati o degli ielictteri. Stavamo imparando come condurre la nostra lotta. E stavamo cominciando a comprendere quanto possiamo essere forti quando prendiamo la parola in prima persona.” Io sono Malala, Garzanti
Non lo avrei comprato questo libro, se una persona di grande fiducia, non mi avesse invitato a farlo. E' scritto molto bene, non è autocelebrativo, ma veramente una finestra aperta sulla realtà pakistana.
La penna (oggi potrebbe essere un blog) è, tavolta, l'unica forma per poter pronunciare ad alta voce la nostra parola e combattere un senso di anestesia, pigrizia e sonno che può prenderci quando ci sentiamo impotenti davanti a una realtà più grande di noi. Grazie Malala per averlo fatto! E chissà che la tua vita non sia iniziata a cambiare da quel giorno?

domenica 1 febbraio 2015

Ognuno ha la sua vocazione

Leggo queste parole su Santa Teresa d'Avila, tratte dal libro "Teresa di Jesús" di María-Milagros Rivera Garretas: "Qué es un libro vivo? Es un libro que tiene vida. Tiene vida porque no está hecho de letra muerta y aburrida sino de cosa maravillosa que va constituyendo cada existencia. Una cosa que es la experiencia: la experiencia personal propia, que adquieres según vas probando a ser quien tú eres, según vas desarrollando tu propia profecía." 
Si riferisce alla grande opera della Santa, il Libro della Vita. Queste parole risuonano in me come un invito ad ascoltare la mia vocazione. Vorrei, con queste parole, sdoganare la parola vocazione dal ristretto lessico religioso. Ognuna e ognuno di noi ha una vocazione, un progetto, un itinerario di vita che è nostro; seguirlo e accoglierlo ci permette di vivere in pienezza (essere felici). Quando non rispondiamo a ciò che siamo dentro, impariamo a convivere con un'inquietudine interna che, per scappare dal disagio che ci provoca, riempiamo le nostre giornate con tante cose e tanti rumori. Buon ascolto...

Arriverà una Presidentessa donna quando saremo pronti

Abbiamo il 12° Presidente della Repubblica italiana. Condivido con chi è contrario alle quote rosa e che una persona deve essere eletta e scelta per la sua personalità e non per il suo genere. Ma mi domando: possibile che nei quasi 70 della nostra repubblica non ci sia mai stata una donna che poteva, per la sua personalità, ricoprire questo incarico? Siccome questo lo trovo improbabile, una lettura sospettosa mi fa pensare che la scelta sul genere ci sia, solo che è implicita e non detta... Auguri Sergio!