sabato 13 marzo 2021

Io e lui, il Covid19


Quando ho avuto conferma che fosse dentro di me, è stato quasi naturale rivolgergli un messaggio ‘Ti prego non accanirti sul mio corpo’. 

Mi sento fortunata e benedetta: nonostante i sintomi vari, è stato sopportabile.

Quella strana sensazione di sentire che puoi fare del male ad altre persone, perché il tuo corpo è contaminato. Non l’avevo mai provata.


Si è vero, avere il Covid ti cambia. Ti fa riflettere su tante cose. Quel soffio di respiro che è la tua vita e che, lui, può cambiare o gestire. Forse è retorico, ma è vero che riconsideri le cose essenziali della tua vita.


Ieri, leggere ‘non rilevato’ sul referto, mi ha fatto scoppiare il corpo e l’anima di gioia, di vita libera. Si, perché la libertà è la prima cosa che ti manca. 


Potrei scrivere tanto su come questo tempo, aggiunto a tutto l’anno trascorso, ha toccato la mia anima. Altre cose dovrò ancora scoprirle. Ma sono certa che voglio rimanere ancorata alle poche cose che contano per me. Perché sono queste che mi danno vita e mi fanno sentire una donna libera e completa.


Sentire che un virus può avere potere sul tuo corpo, rende morbido il senso di onnipotenza e bisogno di controllo che mi abitano. Cosa puoi realmente fare? 

Ho imparato una sapiente obbedienza alla vita, al suo mistero. Può che combatterla, la accompagno con il cuore aperto, in attesa della bellezza che c’è, ne sono certa.

Forse sono stanca di cercare cose che non troverò. Forse voglio solo volere le cose che già sono qui, e goderne. Profondamente.

mercoledì 6 gennaio 2021

E se anche la Chiesa diventasse una grande performance?


E se anche la Chiesa diventasse una grande performance?

E' indubbio che viviamo in una società della performance, dove da consumatori siamo diventati performer: individui sempre più preoccupati di dare prova dei nostri talenti.

Anche il linguaggio è andato cambiando: siamo diventati progetti, più che persone fragili e belle. Riempiamo di tecnicismi il nostro parlare aziendale e privato (d'altronde il sottile confine tra privato, pubblico e politico si sta deteriorando sempre di più!).

Parliamo di gestione di risorse, di raggiungere obiettivi e risultati misurabili, di dati da interpretare. 

Non voglio negare che un cambiamento e adattamento sia necessario. Ma mi domando se il costo di questo appiattimento freddo all'ideologia funzionale ed efficientistica non sia troppo alto? E se ci faccia perdere di vista parole che non possiamo misurare: sogno, desideri, anima, profezia, vocazione, fioritura?

Non possiamo dimenticare di essere persone trascendenti, che non ci rende felici solo l'orizzontalità, ma sentiamo una sete profonda di tendere alla verticalità (dalle radici al cielo, dalla terra alla spirito e viceversa).

Non ci basta raggiungere risultati, ci nutriamo di percorsi accidentati. Non ci alimenta solo fare la lista dei nostri talenti, dobbiamo toccare la nostra vocazione che dice il nostro senso di abitare questa storia.

Credo che oggi la Chiesa debba proprio ricordarci questa nostra nostalgia della verticalità, della trascendenza per essere credibile e rispondere veramente ai desideri profondi di una società in ricerca di senso.

sabato 2 gennaio 2021

E se ci comportassimo come le particelle, saremmo più umani e umane?


Dalla fisica alla spiritualità: 4 passi per restare umani 

E se ci comportassimo come le particelle, saremmo più umani e umane?


La fisica, in particolare quella quantistica, ha influenzato l’evolversi del pensiero legato alla nuova cosmologia in modo preponderante negli ultimi decenni. Con questa riflessione provo a verificare, voi mi direte se sono riuscita nell’intento, a far scaturire dalla fisica (o almeno da ciò che ne sappiamo fino ad ora) delle lezioni di spiritualità per la donna e l’uomo di oggi. 


Lo intuisco come un movimento che ci porta dall’era antropocentrica verso una dimensione ecozoica, dove l’assunto fondante è ‘tutto è interconesso’, e dove l’Homo Sapiens non è il centro di questo Tutto.


Le domande che mi sono posta sono: possiamo imparare qualcosa come umanità dal modo in cui interagiscono e si relazionano le particelle cosmiche? C’è una sapienza misteriosa che le abita e dalla quale possiamo imparare a vivere insieme come umanità? Osservare le particelle minuscole ci può dire qualcosa di una relazionalità e connessione più salutare?

Lo scopriremo insieme in questo breve viaggio in poche lezioni.

giovedì 24 dicembre 2020

sabato 7 novembre 2020

Leonardo Boff: Lo Spirito soffia dove vuole

Questo libro andrebbe acquistato anche solo per la sua dedica. Nelle lingue medio-orientali la ruah, lo Spirito, è femminile.

“Dedico questo libro alle donne… Esse possiedono una connaturalità con lo Spirito Santo poiché egli, come loro, è donatore di vita."

È un testo sullo Spirito, di cui facciamo esperienza nella vita, per arrivare allo Spirito Santo, come terza persona della Trinità. È un libro intenso, lungo e articolato: 272 pagine difficili da sintetizzare in una recensione di pochi caratteri. Quindi l’invito è leggerlo, se vi interessa comprendere il perché di questa fame di pane e spiritualità, di sete di un orizzonte di senso che ci abita come comunità umana globale e come singoli in relazione.

Leggi la recensione qui 

mercoledì 4 novembre 2020

Communicating Interreligious Dialogue: A journey with other women


For those who, like me, deal with communication in the broadest sense of the term means accepting the challenge of dialogue on the net with those who think differently, with those who denigrate us; to help people stop and think about starting from their deepest part, not to judge or interpret. I remember a compelling phrase from a war movie: "soldier, don't look your enemy in the eye, otherwise you won't be able to pull the trigger."

Click here to read the whole booklet: my contribution is at the pages 15-17

sabato 24 ottobre 2020

Coltivare l’antrifragilità: dall’andrà tutto bene all’andrà tutto nuovo

 

La scienza ci dice che i disastri sono aumentati negli ultimi 40 anni. E continueranno a farlo nei prossimi. Forse dobbiamo imparare nuove competenze di vita per sopravvivere  in questi nuovi contesti. Come quello che stiamo vivendo ora.

Il Covid sta diventando una crisi cronica che ha cambiato la nostra vita. Abbiamo investito tante risorse all’inizio per dirci ‘andrà tutto bene’. Altre per sostenere i lutti subiti personalmente, e il clima di lutto che ha caratterizzato la prima fase di questa pandemia. Viviamo ancora un contesto di lutto sociale: non solo per morti fisiche; ma anche per il dover lasciare andare abitudini e comportamenti che, fino a pochi mesi fa, consideravamo ‘la nostra normalità’.

venerdì 23 ottobre 2020

Relazioni umanizzanti di fraternità e sororità

 Preferisco l’espressione ‘relazioni umanizzanti’ che ‘relazioni umane’. 

Il primo richiama un movimento, come una danza: talvolta si fanno due passi avanti, altri uno indietro. Le relazioni non sono mai statiche, e certe volte prendono una piega che non comprendiamo. Le relazioni sono fatte di energie che si incontrano, di corpi che si relazionano. Nella comunicazione interpersonale, la comunicazione verbale occupa il 20% del messaggio. Il resto del messaggio la persona lo riceve dal tono di voce, dal ritmo, dalla postura del corpo, dai silenzi, dalle espressioni facciali. Le parole arrivano alla nostra razionalità, l’80% del messaggio fatto da altri elementi, arriva alla nostra pancia, alla nostra affettività. È questa a determinare la nostra reazione o azione.




sabato 26 settembre 2020

Sororità è spingersi al di là di ogni confine


“La sororità mi fa pensare alle donne disobbedienti, come Carola Rackete o le deputate Usa contro Trump. Credo ci sia una connessione con il Cosmo che ci nutre, perché ci siamo sentite vittime come la Terra…la nuova cosmologia forse nascerà da questo nuovo modo di essere sororali, o sorerne”.

Articolo di Donne Chiesa Mondo

mercoledì 26 agosto 2020

La spiritualità del creato: in dialogo con Matthew Fox


In dialogo con Matthew Fox sul suo libro ‘In principio era la gioia’ (Original Blessing)
 

“Mi sento più vicino a ciò che il linguaggio non riesce a esprimere”. Rainer Maria Rilke

 

L’incontro con Matthew Fox per parlare di uno dei suoi libri più famosi ‘In principio era la gioia’ si è svolto online alla fine di un corso di otto incontri sulla Spiritualità del Creato, tema trattato con perizia nel libro composto da più di 400 pagine, fitte e intense.

 

“E’ come se desse voce a cose, spazi, concetti che mi appartengono da sempre ma che non riuscivo a intercettare e a esprimere. La sua spiritualità mi fa respirare, non mi fa sentire sbagliata o indegna come alcune volte mi sono sentita nella comunità cattoliche.” Questo il commento di uno dei 20 partecipanti al corso, che si è svolto da maggio a luglio 2020.